Da oggi vorremmo scrivere sulle contraddizioni cui ci troviamo di fronte nella nostro essere lavoratori.
L’idea nasce da un libro Ezio Manzini, professore onorario al politecnico di Milano ed esperto di design per la sostenibilità, “Abitare la prossimità, Idee per la città dei 15 minuti”.
L’autore espone la sua idea di città in cui i centri lavorativi, culturali e ricreativi siano raggiungibili da chiunque in un quarto d’ora al fine di ridurre l’inquinamento e lo stress causato dagli spostamenti.
Per realizzare una città, o meglio, una società a misura d’uomo occorrono comunità, cura e innovazione digitale.
Salta all’occhio come noi in vece abitiamo nelle città delle distanze. Migliaia sono i pendolari che ogni giorno devono recarsi a lavoro in città a chilometri di distanza mentre chi abita in quella città, per lo stesso motivo, fa il percorso contrario.
Vivere in questo modo è contradditorio. È controproducente per la salute, l’economia e la vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
È deleterio per l’ambiente perché gli spostamenti e la produzione dei mezzi di trasporto generano emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti.
Ci piace pensare che per superare il problema basti continuare lavorare. Lavorare non più per far arricchire solo le imprese ma lavorare per trasformare in meglio le nostre città che sono lo specchio della nostra cultura.
Dipartimento Comunicazione Fisac/CGIL Brindisi