L’emergenza climatica scotta


Il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, temi scottanti.
Prima del Covid, del dramma della guerra, del governo Draghi e della nuova campagna elettorale, si parlava ogni tanto dei problemi legati all’inquinamento. Temi riportati all’attenzione del pubblico anche, ma non solo, grazie ad una tenace giovane donna di nome Greta Thunberg.
Problema particolarmente grave è quello del cambiamento climatico. L’innalzamento delle temperature è in grado, lo sta già facendo, di devastare la nostra vita.
Si pensi ad esempio alle frane, alle alluvioni, alle colture rovinate da grandine e siccità.
Nel 2015 la lotta contro il cambiamento climatico è stata inserita dalle Nazioni Unite tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’Agenda, consultabile sul sito https://unric.org/it/agenda-2030/, si compone di 17 obiettivi interconnessi tra loro.
Tra essi spiccano, rispetto al tema qui trattato, quelli dell’Energia pulita e accessibile e del Consumo e produzione responsabili.
La lettura dell’Agenda ONUN 2030, lo scriviamo senza sarcasmo, è molto interessante. Sebbene non offra soluzioni, rappresenta una seria e concreta presa di coscienza. 
Si tratta ora di correre ai ripari investendo risorse in ottica di sostenibilità. Pensiamo al surriscaldamento globale. è fondamentale arginarlo e, soprattutto, provare ad invertire la tendenza. Arduo solo il pensarlo in un momento di carenza energetica che rimette in discussione, ad esempio, l’abbandono dei combustibili fossili. Si è tornati a parlare poi di rigassificatori, inceneritori e centrali nucleari. 
Verrebbe da pensare che sia già troppo tardi, che gli effetti dell’inquinamento siano irreversibili. Non è così. Si tratta intanto di voler fare il primo passo. Sarà poi fondamentale lasciarsi alle spalle i troppi anni di politiche nazionalistiche e capitalistiche ovvero la causa di tutto.

Dipartimento Comunicazione Fisac/Cgil Brindisi
 
 
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