Il 16 ottobre CGIL, CISL e UIL sono scesi in piazza a Roma. Dopo i disordini del sabato precedente e l’assalto alla sede della CGIL da parte degli esponenti di Forza Nuova, i Sindacati hanno voluto gridare il proprio no al fascismo.
Nonostante il timore di infiltrati, di nuove proteste di estremisti e no vax, tra Piazza San Giovanni ed altri luoghi della capitale alla fine si sono contati 100.000 manifestanti.
Le misure di sicurezza hanno funzionato stavolta. Nessun politico è salito sul palco in virtù del silenzio elettorale prima dei ballottaggi.
Il messaggio è forte e chiaro: non possono esistere organizzazioni che si rifanno alle ideologie fasciste, non si può inneggiare al fascismo né tantomeno compiere atti di violenza in nome del fascismo.
La manifestazione è riuscita quindi eppure c’è chi non vuole intendere. Esponenti del centro-destra, una su tutti Giorgia Meloni, hanno dichiarato che la lotta non va fatta contro il fascismo ma contro ogni forma di violenza e hanno posto sullo stesso piano i centri sociali e Forza Nuova.
Nella speranza che chi non ha orecchi per sentire abbia almeno gli occhi per leggere, lo scriviamo in stampatello maiuscolo: È VIETATA LA RIORGANIZZAZIONE, SOTTO QUALSIASI FORMA, DEL DISCIOLTO PARTITO FASCISTA! È SCRITTO SULLA NOSTRA COSTITUZIONE. PERTANTO, UN MOVIMENTO COME FORZA NUOVA VA SEMPLICEMENTE ED IMMEDIATAMENTE SCIOLTO E TUTTI I SUOI MILITANTI VANNO CONDANNATI.
Parole così non le sentiremo mai da chi si preoccupa solo di non perdere il consenso elettorale di questi fanatici fascisti.
È giusto combattere ogni forma di violenza, siamo d’accordo. È altrettanto giusto chiamare le cose con il proprio nome ed applicare le leggi esistenti.
È altrettanto giusto debellare l’ignoranza e non invece cavalcarla e fomentare odio per accaparrarsi voti.
Dipartimento Comunicazione Fisac/CGIL Brindisi